15 novembre 2006

 

Da Monticchiello (Siena) alla “villettopoli” di Mantova, Italia Nostra si mobilita

A Monticchiello (Siena), chiamata dall’allarme lanciato dal prof. Alberto Asor Rosa, per le mediocri costruzioni schierate proprio ai piedi delle mura storiche e della torre del bel borgo medievale, c’era tutta Italia Nostra della Toscana, col presidente Caracciolo in testa, e in aggiunta il vicepresidente nazionale Lo Savio e il Presidente. Senonché, a Montichiello, ascoltato l’appello del sindaco di Mantova, Fiorenza Brioni, anch’essa presente, si è deciso di correre prontamente nella città lombarda a dare il nostro sostegno.
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In pochi giorni abbiamo approntato una conferenza stampa nell’aula consiliare del Comune di Mantova. Accanto al sindaco, che guida una giunta di centrosinistra, si può dire che ci fosse l’intera Italia Nostra lombarda: il presidente della sezione di Mantova, Giusi Pastore, la presidentessa regionale Emma Corselli Perfetti, i tre vicepresidenti nazionali, Bettinelli, Lo Savio e Parini, e il Presidente nazionale.
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Il progetto, ormai approvato dalla precedente Giunta, prevede ben trecento villette da realizzare sulle rive del lago inferiore prospicente la città lombarda. Una barriera di case che impedirà di vedere Mantova entrando da Ponte S.Giorgio. Il sindaco Fiorenza Brioni - come già spiegato nell’articolo precedente - non vuole lo scempio preparato dai suoi predecessori. La deliberazione comunale ormai è stata presa, ma lei tenta disperatamente di bloccarla. Ci riuscirà? Non è facile, lo ha detto chiaramente. Cercheremo di darle tutto il nostro aiuto.
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Intanto gli operai hanno già perimetrato l’area della lottizzazione, e come accade sempre, per prima cosa gli alberi sono stati tagliati. Da Ponte S:Giorgio si vede sulla destra il grande prato dello scandalo, dove giacciono segati e lasciati marcire a terra i bei noci piantati con i soldi dell’Unione Europea.
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Dalla famosa Camera degli Sposi di Palazzo Gonzaga, affrescata da Andrea Mantegna, affacciandosi non si vedranno più le rive naturali, come si è potuto fare per secoli, ma una schiera di moderne villette .
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Se questa lottizzazione dovesse vincere, cadrebbe una barriera culturale: la regola consolidata della conservazione dei contesti naturali ed agrari divenuti anch’essi storici, insieme a monumenti illustri, ed in questo caso insieme ad una intera Città-monumento. Contro questa prospettiva c’è fin d’ora l’impegno serio e deciso di tutta l’associazione.
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Noi finora abbiamo potuto solo riportare quello che ci è stato riferito a voce e sommariamente. Ora attendiamo dalle testimonianze dirette e dai commenti dei protagonisti della giornata di leggere sul blog tutti i particolari di questa vicenda. Sarà una battaglia dura e difficile, non nascondiamocelo. Ma di quelle che attraggono Italia Nostra.
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Foto: il Palazzo Ducale dei Gonzaga, a Mantova





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