09 novembre 2006

 

Lo scempio delle torri eoliche nel Parco d'Abruzzo (e in tutta l'Italia)

Oggi un’articolo sul Corriere della Sera di Fulco Pratesi, Presidente del Wwf Italia, lancia un appassionato appello per l’orso marsicano, minacciato nel suo habitat da un progetto approvato di 26 torri eoliche di oltre 100 m di altezza. Viene alla luce che l’assalto dell’industria eolica è sempre più incombente e senza regole. E nonostante le promesse dell’ANEV [l'Associazione Energia del Vento, che unisce le ditte produttrici, NdR], procede cinicamente nel cuore stesso della ultima Wilderness italiana.
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Noi aggiungiamo che se oggi si mette a rischio l’orso marsicano, appena ieri sono stati compiuti attentati contro il patrimonio storico e paesistico dell'Italia. Il castello di Montepò, arroccato saldamente alle rocce della Maremma convive oggi con torri da 110 metri che gli tolgono il suo respiro millenario, là dove nasce il Morellino di Scansano.
E, ancora, Agnone, la piccola "Firenze del Molise", guarda stupita le più grandi macchine industriali mai costruite dall’uomo che un comunello le ha sbattuto in faccia, nonostante le proteste del sindaco di quel prestigioso centro storico.
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Le stesse Perugia, Gubbio e Cascia rischiano di vedere adulterate le loro quinte naturali. E intanto piccoli, poco conosciuti, ma non meno importanti paesi e borghi medievali del Centro-sud le torri eoliche già se le trovano addosso, sui crinali che li incorniciano.
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Salviamo l’orso e la nostra Wilderness, certo, ma salviamo anche con regole ferree il patrimonio paesaggistico e storico culturale, come ci impone l’art. 9 della Costituzione. Nessuno ci ordina di saldare il conto di Kyoto con l’eolico. Ci sono tanti modi, a cominciare da tutte le forme di utilizzazione del solare (e intanto uno scienziato come Rubbia lo abbiamo fatto emigrare in Spagna...) che sono assolutamente compatibili con i caratteri speciali del nostro Paese, piccolo e stretto,denso di abitanti e di monumenti, dove basta poco per devastare la Storia, la memoria, i nostri valori culturali irripetibili..
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CARLO RIPA DI MEANA, Presidente Italia Nostra, Presidente onorario CNP (Comitato Nazionale del Paesaggio)
ORESTE RUTIGLIANO, Coordinatore nazionale CNP (Comitato Nazionale del Paesaggio)





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