07 novembre 2006

 

Italia Nostra tra Storia e modernità: dai siti archeologici ai siti blog

Evviva. La compassata e aristocratica Italia Nostra decide di modernizzarsi e di aprire un blog. E non è una notizia? Siamo i primi a darla, ovviamente. Fa piacere questa apertura del nuovo presidente Ripa di Meana - finalmente - alle tecnologie informatiche e alle forme di comunicazione moderne. Come dire, con facile battuta giornalistica, "dai siti archeologici ai siti di internet". Non male.
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Come è accaduto? Ve lo racconto. Mi telefona il vecchio amico e consocio Oreste Rutigliano, esponente storico di Italia Nostra, che aveva già avuto occasione di vedere altri miei siti blog (ne ho ben sette, per i miei tanti interessi), mi dice: "Caro Nico, partiamo subito con un bel sito-blog dell'associazione. C'è molta attualità, molte nostre battaglie da pubblicizzare, e visto che i giornali non ne parlano, le pubblicizziamo noi tra i nostri iscritti, ma anche all'esterno, tra i tanti amici della Natura e dell'Arte, tra i giornalisti e gli studiosi. E così instauriamo anche un forum, un moderno dialogo nella grande comunità protezionistica".
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Io ero piuttosto prudente. Ho sempre praticato "l'ottimismo della volontà e il pessimismo della ragione" (Gramsci, ma poi il motto fu fatto proprio dal Partito d'Azione, dai Rosselli a Parri, da Calogero a tutti i laici e liberali). Perciò ho obiettato: "Ma, sei sicuro di voler partire? Guarda che un blog è molto faticoso, si lavora ogni giorno come in un quotidiano, bisogna nutrirlo in continuazione di notizie, fatti e commenti. Senza contare le difficoltà della costruzione grafica, la manutenzione ecc. Abbiamo il tempo e le forze? Io, più di una-due ore al giorno non posso dedicare. E, poi, soprattutto, che dice il presidente?". "L'amico Ripa si è convinto che ormai questi mezzi moderni di comunicazione e dibattito sono indispensabili. E apportano un di più di immagine e utilità sociale".
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Bene, e così, sono partito, pur sapendo che il sito è ancora provvisorio e sperimentale: deve ancora avere l'approvazione ufficiale degli Organi direttivi di Italia Nostra. In un intero giorno di lavoro (prove ed errori, un crash e perfino - incredibile -un'azione random di pirataggio informatico di un hacker, con tanto di testo "anarchico" in inglese inserito in un articolo...) ho creato, modificato, abbellito e reso elegante la struttura grafica.
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Da amante del Bello mi sono anche chiesto quali potessero essere i "colori e le forme più adatti" a Italia Nostra. Ho deciso, dopo alcune prove, per una eleganza classica e sobria, foto sempre ben calcolate, colori sempre appropriati - il blu-carta da zucchero che mi piace immaginare sia il colore dell'intelligenza razionale, il bruno della Terra da difendere, il giallo-sabbia del deserto futuro da evitare - una scrittura mai trasandata, mai nulla di stridente, mai volgarità grafiche tipiche di internet. per quanto la velocità (tanta) e le mie conoscenze di CSS e HTML (poche) consentano. Insomma, lo spirito di Italia Nostra trasformato in scelte pittoriche e compositive. E, a proposito, i tanti intellettuali presenti nell'Associazione mi diano una mano anche su questi punti per me non marginali (crocianamente, la Forma è Contenuto) che ho elencato: potrei essermi sbagliato. Io stesso voglio confrontarmi con altri appassionati, e ho sempre molto da imparare.

Ma ora, amici, oltre a completare nel modo migliore il colonnino a sinistra con collegamenti e le opzioni più utili(suggerite, per favore), bisogna far conoscere subito il sito-blog in giro. Immediatamente, perché è un quotidiano, ma un quotidiano "di battaglia", e sarebbe un peccato che un articolo, una denuncia, un commento interessante non fossero letti, cioè risultassero inutili. Che almeno lo sforzo sia ripagato. E una delle prove che gli articoli sono stati letti sono i commenti. Guardate sul colonnino a sinistra come si commenta .
Al lavoro, dunque. E divertiamoci!





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